lunedì 26 marzo 2018

Pausa pranzo

Sono nove, affiatate, si conoscono da buona parte della loro vita. Sono giovani, qualcuna veste più sofisticata, qualcun'altra casual, ma tutte di tendenza, tant'è che indossano tutte delle polacchine.
Sedute nella luce diafana di questo marzo pazzerello, una finestra a illuminare il tavolo sul quale consumano il pranzo, chiacchierano. Di maschi. Di coppie che popolano altre stanze del posto in cui trascorrono quasi ogni mattina assieme.
"Giulio sta con Sara".
"Ma lui è più piccolo di lei".
"Già".
"E voi -  mi intrometto tra quei nomi per me sconosciuti - siete fidanzate?".
Qualcuna alza la mano, "Io sì" dice una sillabando un nome.
"No non so come fai a stare con lui - dice un'altra - io l'ho avuto vicino ed era insopportabile".
"Lascialo - sentenzia una terza - si scaccola!".
"Anche io ero fidanzata" mi rivela quella che riteneva insopportabile il fidanzato dell'amica "ma poi mi sono lasciata e ora sono single".
"Che significa single?", mi domanda la Lolla.

Sono nove, si conoscono da quando avevano più o meno tre anni e la più grande di loro sta per compierne otto. Hanno percorso già cinque anni assieme, crescendo e cambiando tra i banchi di scuola.
Sono le compagne della Lolla. Averle tutte a pranzo, e sentirle parlare, è un'esperienza indicibile. Sono piccole donne, sono la proiezione di quello che potranno e vorranno essere.

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