mercoledì 20 aprile 2016

Quando una mamma si ammala

Quando un papà si ammala, la vita in casa continua senza scossoni intorno a quello strano soprammobile che giace inerte sul divano. I bambini vanno a scuola adeguatamente vestiti, pettinati e con i denti profumati. Le attività pomeridiane si svolgono come da copione, sport, inglese, feste di compleanno, e i compiti vengono portati a termine senza particolari intoppi.
I pasti sono regolari, seguono una dieta varia e bilanciata e si compongono, come sempre, di un primo, un secondo, la frutta e, a cena, anche di un dolcetto.
La lavatrice segue la sua tabella di marcia, producendo bucati a ritmo regolare, in casa regna un moderato ordine interrotto, di tanto in tanto, da qualche sprazzo di infantile disordine. Insomma, tutto va come deve andare.
Quando la mamma si ammala...
Quando la mamma si ammala, intanto bisogna definire la malattia, che un semplice raffreddore o qualche linea di febbre da sola non giustificano la diagnosi (e la conseguente messa a riposo). Per godere del diritto alla malattia, una mamma deve avere almeno febbre, placche, ossa rotte e lacrimazione ininterrotta e incontrollabile che nemmeno quando ha visto al cinema "Nemicheamiche".
Quando una mamma si ammala, quindi, succede di tutto. I bambini si aggirano spettinati, con l'alito fetente e con abbigliamento inappropriato. Le felpe sono indossate al contrario e a ginnastica ci andrebbero con pantaloni con le tasche e cardigan se la madre, febbricitante, non urlasse dal suo letto di indossare una tuta. E qui partono le reazioni isteriche all'idea di doverla cercare, perché dove mai, in una casa, si potrà tenere una tuta?
Quando una mamma si ammala le attività pomeridiane vengono saltate a piè pari, e come presentarsi alle feste se nessuno si è ricordato di comprare un regalo? Non parliamo dei compiti. Pare sia impossibile sedersi a studiare senza la presenza di una signorina Rottermaier a ricordare i propri doveri.
I pasti si compongono spesso di piatti freddi, pane, prosciutto, formaggio, a meno che non intervengano i nonni materni con pietanze di rinforzo. La frutta più consumata è la banana e tutto questo nonostante frigo e freezer rigurgitino di cibarie.
La lavatrice entra in ferie e il cesto del bucato diventa obeso poiché il papà si è sempre rifiutato di imparare come fare una lavatrice, quasi che questo elettrodomestico abbia poteri devirilizzanti. Posso però assicurare che imparare a riavviare una caldaia, portare la macchina a fare il tagliando o montare i mobili Ikea, non rendono una donna una virago né le conferiscono autorevolezza in materia idraulica, automobilistica o tecnica. In ogni caso la mamma potrebbe sempre decidere di alzarsi e caricare una lavatrice, tutto ciò, però, a suo rischio e pericolo perché potrebbe perdere d'amblè il diritto alla malattia. O potrebbe impazzire vedendo il caos che regna sovrano in sua assenza.
Non bastano TUTTI i giocattoli disseminati per la casa, i minuscoli Lego sparsi ovunque, i pastelli buttati sulle coperte bianche, i libri ammucchiati su ogni superficie. In più si registrano strane anomalie: una spazzola per le scarpe tra i giochi dei bambini, un portacarte rovesciato sulla scrivania del computer, cinque sei giubbotti da bambino tirati fuori per un'uscita di pochi minuti.
Quando una mamma si ammala la testa le gira due volte. La prima è per la febbre, la seconda è perché tutto, intorno a lei, va al contrario.

Questo post non è ipotetico, supposto o paradossale, ma frutto di esperienze provate.

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